Il Giardino Terapeutico

Fin dove la fruizione si può definire passiva? Laddove uno stimolo provoca una reazione percettiva, che cambia la relazione con lo spazio, si tratta sempre di fruizione passiva?

Gli elementi della natura indiretta punteggiano lo spazio delle piante enfatizzandone alcune caratteristiche e mediando nel rapporto con le persone. In contesti ospedalieri di cura e/o riabilitazione, il fruitore del giardino è persona in fase spesso di fragilità maggiorata. La natura indiretta proposta sotto forma di pergole ombreggianti, che riproducono l'ombra di fronde d'albero, è elemento di mediazione accogliente tra l'individuo e la natura diretta dell'albero che realmente si trova nelle vicinanze e di cui viene goduta contemporaneamente la vista.

La vegetazione ospita forme di vita animale che, nella giusta dimensione ed edulcorate dagli aspetti di pericolo, contribuiscono ad arricchire di stimoli rigeneranti l'esperienza della natura. Un uccellino o una farfalla si muovono velocemente e lo sguardo li coglie in attimi. L'inserimento di silhouettes, che ripropongono i piccoli animali nel luogo dove questi si manifestano, aumenta la possibilità di percezione evocandone la presenza.

Negli spazi interni (ad es. sale di attesa) spesso non ci sono piante, e molto spesso, se ci sono, sono di piccola misura sono percepibili come singoli oggetti nell'ambiente; non concorrono all'ampliamento degli spazi nella percezione perché morfologicamente ricadono nella categoria degli oggetti/arredi della stanza. La presenza risulta comunque piacevole per le forme ed il colore.

La relazione dimensionale è molto importante: l'elemento vegetale richiama spazi più estesi, nel momento in cui, con la sua altezza maggiore dell'individuo, contiene lo spazio intorno a lui fino a stimolare un senso di accoglienza e protezione. La scelta della tipologia di vegetazione rappresentata è molto importante per escludere stimoli di sopraffazione e incertezza. Di qui l'individuazione di tipologie che, sia per l'espressività del portamento, sia per la morbidezza delle linee di dettaglio degli elementi (foglie, frutti), stimolano il pensiero con leggerezza e armonia verso un “altrove” naturale ed accogliente.


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